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La fotografia,

fino a 10 anni fa fare delle foto che potessero raccontare qualcosa, emozionare o anche soltando trasmettere un senso di piacere a chi le guarda era un pensiero che non avevo. Questa è una passione tramandata, in particolare, da mio nonno grande appassionato dell'arte in tutte le sue sfaccettature. Uno dei miei hobbies è il disegno questo, senza accorgermene, mi ha aiutato nella composizione e nel saper dare la giusta luce che in fotografia sono degli aspetti fondamentali per avere un buon risultato. La paura di fotografare è arrivata quando ho avuto le prime richieste per eventi importanti e irripetibili, dove la foto deve essere perfetta al primo scatto. Il primo evento è stato una comunione... tensione a mille... la soddisfazione e la felicità sono tornate nel momento in cui vedevo le facce felici per l’ottimo risultato che si è ripetuto per un matrimonio e un battesimo.

 

Ho cominciato con la paesaggistica ma non ritrovavo me stesso in quelle foto, così iscrivendomi a siti di fotografia ho osservato il lavoro degli altri, soprattutto la ritrattistica; questo mi ha reso più forte e sicuro nel fotografare, così da creare un mio stile e temi fotografici.

 

Con la ritrattistica ho ritrovato me stesso, riesco a vedere il sentimento che voglio far percepire. La persone che mi stanno intorno diventano, a loro insaputa parte di un mio sentimento, parte di una mia idea... Come diceva Charles Bukowski: "La gente è il più grande spettacolo del mondo. E non si paga il biglietto.".

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